ORION    MOVIES

                                                           CENTRO FRANCESCANO ARTISTICO ROSETUM                        

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20146 - MILANO

 

 

 

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Si segnala: "Sgurdi altrove" - un 'monumentale' festival cinematografico al femminile in programma in più sale cittadine dal 28 febbraio al 23 marzo 2014 - clicka QUI per il programma completo.
Da rivedere insieme al Rosetum: Il capitale umano - Paolo Virzì - Finalmente Paolo Virzì esce dal suo tipico film ‘carino’ (termine che francamente detesto), ma che due giorni dopo ti sei dimenticato, e realizza un film duro, amaro e destinato a lasciare il segno. Qualche tentennamento nel cast nel versante degli interpreti più giovani e qualche sovraccarico di  sceneggiatura si fanno perdonare dalla particolare ‘architettura’ del racconto attraverso tre storie sviluppate in affascinante sincronismo. Grandi i due Fabrizi (Bentivoglio e Gifuni)! - marco massara 26.02.2014
Si Sconsiglia: The wolf of Wall street - Martin Scorsese  - Lungi dal fare discorsi moralisti che non mi sono propri (ma che in questo caso non sarebbero ingiustificati) in questa realizzazione di Martin Scorsese quello che non funziona è la struttura drammaturgica. Il film semplicemente ‘scorre’ (tre ore !) di fronte allo spettatore che viene pochissimo coinvolto in quanto manca un effettivo conflitto al quale appassionarsi. Non basta avere ottimi attori e mezzi di rappresentazione brillanti: da una cattiva sceneggiatura non nasce mai un buon film. Se volete verificare fate pure, perché all’Orione non lo vedrete mai.- marco massara 18.02.2014

Ho letto sul sito la tua diffida su The Wolf of Wall Street: condivido in pieno!  Secondo me è un film commissionato da Di Caprio (che deve aver messo un bel po’ di soldi nella produzione) a Scorsese con lo scopo di esibirsi in un one-man show e portarsi a casa la statuetta. Detto questo è un film volgare, privo di tensione drammatica, fatto di sketch agganciati l’uno all’altro che non portano a nessuna progressione narrativa, e in alcune scene come quella in cui Belfort in overdose farfuglia al telefono e si trascina per terra siamo al limite del demenziale, io ero allibita. E poi, cosa grave, è sbagliato il punto di vista adottato: se si voleva adottare il punto di vista di Belfort il film doveva essere un drammatico e non una specie di farsa con un personaggio caricatura a sua volta circondato da macchiette, se invece si voleva porsi in una posizione di condanna morale allora bisognava mostrare più equilibrio e dare voce anche ai risparmiatori truffati, che non si vedono mai. La scena in cui Belfort simula la sodomizzazione del cliente al telefono – una scena spaccona e volgare – induce il pubblico a ridere insieme a Belfort e la voce di quel poveretto al telefono rimane seppellita dalle risate: tutto ciò è sbagliato sia da un punto di vista morale che da un punto di vista strettamente filmico. Insomma... dispiace molto dover associare il venerabile nome di Martin Scorsese a un film di questo genere, per appagare l’egocentrismo di Di Caprio bastava un qualunque mestierante. - Cinekoala 19.02.2014

Si consiglia: A proposito di Davis – Ethan e Joel Coen  -  deliziosa ultima opera dei fratelli di Milwakee. Un film che cresce e si trasforma in ogni sequenza; grande fascinazione della rappresentazione e della profondità dei temi che vengono trattati con la leggerezza, l’ironia ed i personaggi tipicamente ‘coeniani. Da rivedere insieme al Rosetum! - marco massara 16.02.2014

Si consiglia: Van  Gogh Alive – Fabbrica del vapore (fino al 9 marzo) – i critici d’arte storceranno il naso in quanto i quadri  del maestro olandese sono decontestualizzati, stravolti nelle dimensioni e spesso ne vengono ‘ritagliati’ solo dei dettagli. Ma per l’appassionato di cinema si tratta di una esperienza estremamente affascinante. Muoversi nel buio in uno spazio ampio come due campi da basket circondati da proiezioni gigantesche di quadri meravigliosi consente di innescare prospettive individuali ed un rapporto dialettico con gli altri visitatori: emozionante! - marco massara 16.02.2014