gli
animatori lo hanno visto così :
BENE
COSI’-COSI’
MALE
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AGUASALTAS.COM |
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DOM pom |
DOM sera |
MAR |
MER |
GIO |
VEN |
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dei film precedenti
matteo mazza |
domenica pomeriggio |
Un film che sembra forte e invece è innocuo, fatto con poche idee, che si prende pochi rischi e si concede pochi sorrisi, che sembra voglia dire una cosa, ma poi ne dice un'altra, che sembra voglia definire un ordine (politico, sentimentale, morale) e invece finisce nel disordine, per poi concludersi in un ordine diverso. La suddivisione del racconto in capitoli, che sembra si riferisca ai racconti biblici (tant'è vero che ci aspettiamo un diluvio, prima o poi), in realtà con la Bibbia centra poco. Ma è una coerenza sorprendente, senz'altro priva di fregature per lo spettatore, cioè non siamo di fronte ad un film presuntuoso, che se la tira. Addirittura alla fine gioiamo pure noi per l'arrivo (inaspettato?, casuale?, ma perché?) di Concia. Che da oggi non è più soltanto una polenta. |
giulio martini |
domenica sera |
ardito tentativo di
affrontare le tematiche del "villaggio globale" nell' epoca delle mutazioni
provocate ovunque dei social networks. L' evidente elegia del "sito" ed il tono favolistico del racconto stemperano il discorso, perchè si privilegiano situazioni un po' facili che potevano avere ben altra consistenza e ben altro mordente. Eppure la pacatezza e la simpatia portoghesi fanno perdonare un certa approssimazione d'argomenti, qualche ovvietà narrativa e qualche passaggio non chiaro. Se al regista naif si potrebbe concedere comunque un appello, il "sito" in questione, ancora incontaminato, invece merita - sicuramente - una visita. |
angelo sabbadini |
martedì sera |
C’è attesa al Bazin per l’oggetto misterioso della programmazione: quel "aguasaltas.com" che ci ricorda che il cinema lusitano non è solo l'immenso De Oliveira. La curiosità dei visionari esce però ben presto ridimensionata dallo sguardo all’operina glocal per palese difetto di ritmo e tenuta cinematografica. Se il modello dichiarato è la commedia inglese alla "Svegliati Ned!" il risultato raggiunto è davvero modesto e alla fine gli astanti (delusi!) salvano solo la location che è buona come suggestione per i futuri viaggi dei nostri cineturisti. |
carlo caspani |
mercoledì sera |
Con tutta l'indulgenza per un prodotto della volonterosa cinematografia portoghese, un film al di sotto dello standard minimo. L'ideuzza di partenza, già un po' datata (il film è del 2007) si perde in una messa in scena macchiettistica, con personaggi stereotipatii da commediola e tempi, recitazione ed espressività da telenovela. Nel migliore dei casi un piacevole presepe: ma dopo la Befana, le statuine e la capanna tornano in cantina... |
fabio de girolamo |
giovedì sera |
Non ci siamo. L’idea di
partenza era anche carina, i temi messi in campo (il rapporto tra tradizione
e modernità, la tecnologia attuale a confronto coi sani metodi di una volta,
il Golia multinazionale battuto dal Davide di provincia nel suo stesso campo
da gioco) ambiziosi e attuali. Quello che manca completamente è una
struttura narrativa di adeguata solidità e credibilità. I difetti sono soprattutto di sceneggiatura. Alcuni personaggi mancano di coerenza. Elena, in particolare, si presenta come un personaggio volitivo e vitale in antitesi con l’arroganza ottusa della sua azienda. Ma quando sbarca nel paesello sembra un clone della sua superiore per poi passare improvvisamente, senza motivazioni consistenti, dalla parte dei paesani. Molti sviluppi narrativi non sono plausibili, in particolare riguardo al coinvolgimento del mass media nella vicenda. Basta che qualcuno mandi un articolo sull’ignoto e minuscolo Aguasaltas perché venga pubblicato in prima pagina dai quotidiani nazionali e il suo caso diventi centrale nella politica del Portogallo. E quanta scaltrezza in personaggi che fino a un attimo prima faticavano a badare a se stessi. Insomma, un film che fa “aguas” da tutte le parti. |
giorgio brambilla | venerdì sera | questa settimana giorgio è stato sostituito da giulio |