|
gli
animatori lo hanno visto così :
|
||||||
|
UN MATRIMONIO ALL’INGLESE |
||||||
|
|
||||||
DOM pom |
DOM sera |
MAR |
MER |
GIO |
VEN |
|
|
fai click QUI per vedere le critiche dei film
precedenti
roberta
braccio |
domenica
pomeriggio |
Anarchico, spregiudicato e cinico. Si assiste con deliziato
sconcerto alla |
giulio
martini |
domenica
sera |
Se Noel Coward è il drammaturgo del '900 più
amato dal pubblico anglosassone ( meno dalla critica ) qui
si prende una imprevista rivincita, visto che -in patria - non c'è chi
non abbia parlato bene della pellicola. L'impertinente autore di
"Spirito allegro" e " Vite private" (anche film)
nonchè l' autore/sceneggiatore del fortunatissimo "Breve
incontro", sempre per David Lean, ha al cinema una
coraggiosa versione postuma dei suoi copioni salottieri, oggi - dal punto di
vista della regia - assai più pertinente delle eterne
stanche riproposte da palcoscenico al Manzoni o al San Babila. |
angelo
sabbadini |
martedì
sera |
Bisogna essere folli come Sthephan Elliot per recuperare
dalla polvere del tempo la piece "Easy Virtue" di Noel Coward e
tradurla con i tempi del cinema. Spesso, però, la follia si accompagna alla
genialità e il regista australiano riesce nell'impresa di inventare un film
cubista con una sceneggiatura che rappresenta il trionfo del wit. |
carlo
caspani |
mercoledì
sera |
Stephen Elliott alle prese con Noel Coward, l'autore teatrale
simbolo |
marco
massara |
giovedì
sera |
Stephan Elliot fa arrivare l'agente infiltrato americano Larita
su una BMW fuoriserie, proprio come fa nei film più recenti il più famoso
agente segreto al servizio di sua Maestà. Si scatena il prevedibile gioco delle parti, ma Elliot va ben
oltre. La destabilizazione attuata attraverso l’attualizzazione dei
dialoghi (“Questo è il mio curriculum” – “Cosa sono
quegli occhi da panda ? “ nel 1928 !),
lo straniamento temporale delle colonne sonore ed un maggiordomo
ammiccante allo spettatore aiutano a fare emergere le “verità
nascoste” dell’una e dell’altra parte e a restituire a lord
Jim Withaker (grandioso Colin Firth !) una nuova fertilità. Mi resta una grande curiosità: ma come avrà fatto Hitchcock a
rendere tutto questo in un film muto ? |
giorgio
brambilla |
venerdì
sera |
Easy virtue mette alla berlina la “virtù
facile” dell’Inghilterra d’inizio secolo, fatta di rispetto
delle apparenze e di supposti doveri che soffocano la libertà e la vita. È
chiaramente postmoderno: mescola commedia sofisticata e dramma, esibisce
l’atto della visione costruita attraverso strumenti vari (can-occhiali,
specchi, ecc.) e utilizza metanarrativamente la musica. Ovviamente sa un
po’ di maniera, ma diverte con garbo. |