gli
animatori lo hanno visto così :
BENE
COSI’-COSI’
MALE
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QUASI AMICI |
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DOM pom |
DOM sera |
MAR |
MER |
GIO |
VEN |
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dei film precedenti
roberta braccio |
domenica pomeriggio |
Battute travolgenti e personaggi traboccanti di simpatia. La ricetta di questo film è all’apparenza facile ma quello che lo rende un ottimo risultato è l’equilibrio perfetto, non così facile da trovare, tra ironia e sentimento. Senza scossoni e lineare come poche, la sceneggiatura si srotola nella formazione quotidiana di un’amicizia: accadono poche cose, lo straordinario si annida nella storia stessa e la simpatia nasce da battute ben scritte, recitate da due attori splendidi. Cosa ci sia di vero e quanta parte sia data alla favola interessa solo fino ad un certo punto: quando si sentono due amici raccontare le proprie avventure ci si lascia solo conquistare dalla bellezza del racconto. Una bella storia dunque, non un capolavoro ma una rinfrescante boccata di speranza e simpatia. |
giulio martini |
domenica sera |
ha temerarietà di affrontare
argomenti molto imbarazzanti (un malato gravissimo - un badante maschio )e
sa sfruttare al meglio tanti dei più classici meccanismi comico/conflittuali
di sempre ( bianco vs. nero - autorevolezza vs. anarchia - intellettualismo
vs. selvatichezza - ricchezza vs miseria - terza età vs. giovinezza) facendo
diventare dei personaggi credibili i due "tipi" contapposti e colorendo non più di tanto ( il senegalese copia Eddie Murphy ...) i francesi autentici che si vedono alla fine. L'effetto terapeutico e liberatorio è innegabile e formidabile: da psicanalisi collettiva. Durerà nel tempo ? |
angelo sabbadini |
martedì sera |
Buona la prima! Parte con il piede giusto il Cinecircolo con "Quasi Amici" che conquista la platea del martedì tra risate contagianti e melanconia diffusa. Piace ai visionari del Bazìn il patto sociale tra Philippe e Driss e il gioco di squadra dei due straordinari attori che sembrano i nipoti della migliore commedia all'italiana. Non certo a caso nel loro studio i registi del film esibiscono una gigantografia di Vittorion Gasman... |
carlo caspani | mercoledì sera |
Meritato successo e applausi per
una commedia come si faceva da noi una volta: sfrontata e divertente, ma rispettosa dei sentimenti e delle sofferenze. Una quasi amicizia (quasi?) tra un tetraplegico e un senegalese, senza pietismi e smancerie, al suono di brani classici e della disco music, ispirata a una storia vera che sembra una fiaba. I due registi e sceneggiatori, ça va sans dire, dichiarano di amare Risi, Monicelli e Vittorio Gassman.. |
marco massara |
giovedì sera |
Un storia vera travestita da commedia, film d’azione e storia intimista. Il classico incontro tra ‘intoccabili’ (titolo molto più efficace di quello italiano), ovvero che non possono avere punti di contatto è coniugato in un testo brillante e ben ritmato; certo che il conflitto, ovvero il vero motore drammaturgico si affievolisce un po’ troppo in fretta, ma la vigorosa prova attoriale , soprattutto di Francois Cluzet – l’indimenticabile ‘ragazzino’ dello stupendo ‘Round midnight (Bertrand Tavernier – 1986) - lasciano l’indice del gradimento nel settore verde |
giorgio brambilla |
venerdì sera |
Una gradevole commedia per iniziare la stagione di buon umore, carichi di sentimenti positivi. Non entrerà nella storia del cinema, ma dimostra che si può far ridere e commuovere senza per forza esasperare i toni, usando solo con qualche battuta o situazione “un po' forte”, come dice Driss. È un esempio di buon cinema medio, capace di incassare cifre da capogiro semplicemente regalando allo spettatore una bella storia, evitando tanto la trivialità quanto l'autorialità esasperata. Ovviamente i film di Risi erano un'altra cosa, nonostante quello che dicono i suoi registi... |