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Radio America (di Robert Altman, USA 2006) |
Nome e Cognome: francesco rizzo
Email: genoa70@hotmail.com Voto: Commento: Datemi una volta all'anno Meryl Streep che canta 'My Minnesota Home' e vivro' (abbastanza) felice. |
L'arco (di Kim-Ki-Duk, Sud Corea 2006) |
Nome e Cognome: maurizio careggio
Email: infinito49@libero.it Voto: Commento: Larco che non va a bersaglio... Un vecchio satiro estraneo alla pulizia, certamente
di poche parole, aspetta e pregusta di potersi compiutamente beare di una minorenne che
gelosamente tiene segregata da anni sul suo barcone ancorato al largo e meta di pescatori,
alcuni dei quali più inclini alla ragazza che ai pesci. Lavversione che può suscitare il pur grave
abbandono scolastico delladolescente non eguaglia quella che si nutre per gli altri
guasti che sul barcone, ormai alla deriva, il vecchio va almanaccando e compiendo. Il Kim Ki duk, cui i suoi compatrioti (critica e
pubblico in questo davvero ammirevoli) non gli riconoscono alcun merito, per poter
rappresentare le cadute, i dolori, le disillusioni della umana generalizzata disarmonia,
ancora una volta ossessivamente ricorre ad una storia estrema e si cimenta nellidea
che lui sè fatto dellamore. Lo vìola, lo snatura, lo spegne e smarrite come
suo costume le coordinate e le convenzioni tradizionali ne fa qualcosa di remoto che
difficilmente può suscitare alcun desiderio di emulazione o giustificare la pena di
meritarlo o il coraggio quotidiano di conservarlo. |
Inside man (di Spike Lee, USA 2006) |
Nome e Cognome: francesco rizzo
Email: genoa70@hotmail.com Voto: Commento: I soldi puzzano di sangue e' forse cio' che piu' interessa dire a Spike Lee in questo thriller che gioca con le attese dello spettatore, attirandone la complicita' sin dalla prima inquadratura, confondendo le idee a lui come alla polizia, trasformando il film su una rapina banca in un gioco di specchi tra presente e futuro, tra cio' che accade davvero e cio' che si immagina, tra Broadway (lo spettacolo) e Wall Street (gli affari), come ci suggeriscono i cartelli stradali in una delle immagini sui titoli di testa. 'Inside man' e', in altre parole, la messa in scena di una rapina in banca, ma la rapina in banca, a sua volta, si basa su una messa in scena... Intanto nessuno e' pulito, molti suscitano sospetti, i ruoli si confondono come le lingue della multietnica New York post-11 settembre, in cui per trovare uno che distingue l'albanese dal russo basta scendere in strada ma la differenza fra un uomo con un turbante e un terrorista e' annullata dalla paranoia. E l'ironia di fondo conserva un gusto amarognolo. Un film da vedere due volte, per apprezzarlo meglio. |
Truman Capote ( di Bennet Miller USA 2006) |
Nome e Cognome: maria grazia
tolfo Email: mariagrazia.tolfo@rcm.inet.it Voto: Email: infinito49@libero.it Voto: Commento: A sangue freddo o a ruota libera? Ingenera un po dapprensione considerare
che lo scempio fatto dei Clutter, padre madre e due figli adolescenti trucidati per rapina
nel cuore della notte da due malviventi, risulti unicamente lo spunto per suscitare la
cupa curiosità e la prodezza narrativa di un celebrato scrittore per confezionare un
romanzo destinato al successo. A quei corpi abbattuti e scomposti nel sangue, hanno
sottratto oltre alla vita anche la cronaca: di quei resti abbandonati si sa solo che erano
una famiglia di agricoltori del Kansas. Le indagini consentono alla
polizia di individuare i due responsabili, il tribunale li processa e li condanna alla
pena capitale. Truman Capote invece li
incalza, ripetutamente li interpella e li promuove a dicitori di esperienze, peraltro poco
edificanti, e ispiratori ineguagliabili del romanzo che incontrastato gli preme nella
testa e vuole prendere forma sussultando in un susseguirsi carcerario di ammissioni, di
illusioni e di sadismo. Le frequentazioni coi due
galeotti recano una sorta dintesa e di complicità, con una smaccata predilezione
per uno dei due, originata anche da uninfanzia dai tratti comuni, che volutamente
alimenta una commiserazione oltremodo mal riposta.
Ultimato il romanzo, ricusata
la grazia, si consuma leterogeneo sodalizio.
Truman/Hoffman, interpretazione
celebrata dai più come positivamente sbalorditiva, sbalordisce in verità fin dalle prime
battute: per quel monotono interloquire, per quelle pause ostentate e per quei sospiri
eccezionalmente languidi con cui generalmente il protagonista pensosamente si pone,
eccezion fatta nelle occasioni alcolico mondane in cui la sua lingua narcisisticamente
sollecitata, sveltamente rutila.
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Oliver Twist ( di Roman Polansky Francia-Gran Bretagna-Italia-Rep. Ceca 2005) |
Nome e Cognome: francesco
Rizzo Email: Genoa70@hotmail.com Voto: |
La fabbrica del cioccolto ( di Tim Burton - Gran Bretagna - USA 2005) |
Nome e Cognome: francesco
Rizzo Email: Genoa70@hotmail.com Voto: 7 |
Notte prima degli esami ( di Fausto Brizzi - Italia 2006) |
Nome e Cognome: francesco
Rizzo Email: Genoa70@hotmail.com Voto: 4 Nome e Cognome: maurizio
careggio Un film
fresco, giovanilista, divertente, che si gusta con piacere. Un film
per gli adolescenti e per quelli che lo sono stati. Il fatto
che abbia avuto successo e, orrore, abbia
fatto cassa nulla toglie al film in se, anzi marca la capacità di farsi capire dal
pubblico e sottolinea la popolarità conseguita: merce non trascurabile e non sempre alla
portata di tutte le pellicole. Brizzi
non sarà Monicelli, ma ha saputo tratteggiare con capace essenzialità caratteri e umori
di un gruppo di ragazzi al termine del loro ciclo scolastico. Nessuna
nostalgia, solo la rappresentazione e un po la celebrazione di quegli stati
danimo che se poi nei decenni a venire si perpetuano (ma non è privilegio di tutti)
si manifestano con ben altro coinvolgimento, con toni meno squillanti e quel tanto di
rodato scetticismo capace di ridimensionarne le emozioni. Brizzi
ha anche il merito di aver saputo indirizzare tutti in un lavoro omogeneo: non cè
spazio per sbavature, per assoli urlati, per pistolotti sociologici, per drammi
annunciati, tutti caratterizzano le interpretazioni con un gradevole senso della misura
dai toni usuali e realistici. Il
poliedrico talentoso Faletti risulta più che credibile nella parte di professore carogna
quel tanto che basta, di marito dolorosamente tradito, di padre ansioso e premuroso, di
uomo che quotidianamente sa stemperare le tribolazioni con preziosa ironia. Eccellente
il giovane Vaporidis in un ruolo ricco despressività e di naturale predisposizione,
nella parte dello studente che se la svanga, dellamico che lo sarà per sempre,
delladolescente conquistato della bella immagine dellamore, del discente in bilico a scrutare lanima del suo professore.
.Il
piacere che si accarezza e si prova correndo verso qualcuno o qualcosa non è minimamente
misurabile con quello che si trova e si vive al raggiungimento della meta... Ben
venga Brizzi, che sembra avere le idee chiare! Email: Genoa70@hotmail.com RISPOSTA A MAURIZIO CAREGGIO Logicamente no, non c'e' alcun orrore nel fatto che il film abbia incassato. Ci sono film meravigliosi che hanno incassato e film presuntuosi giustamente puniti dal pubblico. Ci sono mille, mille, mille esempi di cinema d'evasione di cui e' impossibile stancarsi. Non questo. Brizzi ci sa fare (vedi l'idea di spostare la vicenda al 1989, cosi' allarga la fascia di spettatori) ma abbassa tremendamente il livello dell'asticella, in ogni aspetto del film. Perche', purtroppo, tanto poco basta. Il secchione sfigato e occhiualuto, la fotografia luminosa come uno spot dell'aranciata, le ragazze belle e fetenti contrapposte a quelle meno belle ma sagaci, la nonna che muore nel sonno, senza un filo di bava, i dialoghi scintillanti ('Giuro su Tom Cruise!'), la corsa finale del protagonista verso l'amata, mmm... che idea nuova! Detto questo, la popolarita' e' sempre un valore? Due esempi televisivi: 'Uomini e donne' di Canale 5 o 'L'Italia sul 2' di Rai Due sono programmi 'popolari'. Ma fanno anche colare il cervello dalle orecchie. Dici bene: 'gradevole senso della misura'. Solo l'aggettivo 'gradevole' mi fa venire l'orticaria. Ma perche' ci si deve accontentare di cosi' poco? Perche' - per citarti - i 'pistolotti sociologici', gli 'assoli urlati', i 'drammi annunciati' sono un dis-valore e il niente sotto vuoto di questo film 'si gusta con piacere'? Soprattutto, perche' il disimpegno, il 'non far pensare per due ore' (che va bene, sia ben chiaro) sta diventando un merito, un sollievo, un valore davanti all'impegno? Mi infiamma l'idea che in Italia ci sia anche chi si pone qualche domanda in piu' (nomi? Winspeare, Marra, Garrone, Munzi, Sorrentino...), qualche domanda sul cinema, sul Paese in cui vive, sulle storie da raccontare e fatichi a trovare pubblico, schermi, critici, programmi tv. Colpa dei registi, dei distributori? Forse. Ma se un pizzico di colpa fosse anche di un pubblico sempre piu' impigrito sul nulla? Comunque, io mi tengo Kim Ki-Duk - anche il peggiore, quello de 'L'arco', ormai il bigino di se stesso - e, per tornare a tuoi/miei interventi della passata stagione, mi tengo 'La sposa turca' e 'La schivata', altro film sugli adolescenti ma meravigliosamente 'Sgradevole', meravigliosamente 'fastidioso', meravigliosamente 'da guardare con la fame degli occhi', meravigliosamente ci-ne-ma. Ti lascio volentieri Brizzi e le sue idee chiare. Con simpatia. |
Romanzo criminale ( di Michele Placido - Italia Francia 2005) |
Nome e Cognome: francesco
rizzo Email: genoa70@hotmail.com Voto: |
Cinderella man ( di Ron Howard - USA 2006) |
Nome e Cognome: francesco
rizzo Email: genoa70@hotmail.com Voto: |
Volver ( di Pedro Aldomovar - Spagna 2006) |
Nome e Cognome: francesco
rizzo Email: genoa70@hotmail.com Voto: |
Commediasexi ( di Alessandro D'Alatri - Italia 2006) |
Nome e Cognome: francesco
rizzo Email: genoa70@hotmail.com Voto: |